Almeno per
questo mese avremmo voluto un po’ di tregua, ma i problemi purtroppo non vanno
in vacanza, specie a Villaputzu dove la nuova amministrazione anziché
risolverli spesso li complica. Eppure la Vicesindaca in una recente intervista
tenta di scaricare le difficoltà sulla burocrazia e sull’opposizione, che
rappresenterebbe solo una piccola parte del PD (ma evidentemente la matematica
non è il suo forte), la quale mirerebbe solo a distruggere il “loro” lavoro. Nel
corso dell’intervista la Vicesindaca, che ha dimostrato di avere poche idee ma
confuse, parla anche del Sindaco che, a suo dire, non sarebbe accentratore e
avrebbe una visione complessiva di Villaputzu, peccato che questo non gli abbia
consentito di accorgersi del disagio sociale, economico e morale in cui versa
la cittadinanza e, in particolare, le fasce più deboli della popolazione. Ma
una cosa giusta l’ha comunque detta e cioè che il paese “Di sicuro ha bisogno
di più attenzioni..”.
Attenzioni
che non sono certo andate a favore del turismo non ostante il Sindaco asserisca
che occorre essere ospitali e coccolare i turisti. Infatti le sue dichiarazioni
giornalistiche e televisive sulla presenza di zone inquinate che per essere
bonificate necessiterebbero di svariate centinaia di milioni di euro ed inoltre
sul fatto che il paese stia diventando “mafioso”, al pari dell’incuria con cui
vengono tenute le zone balneari, non favoriscono di certo l’afflusso turistico.
La verità è che il paese è attanagliato da una crisi occupazionale senza
precedenti e al limite della tolleranza. In un simile frangente tutte le
possibilità andrebbero sfruttate cercando, ad esempio, di facilitare
l’inserimento dei giovani villaputzesi nelle attività imprenditoriali per la
gestione di servizi quali la pulizia dei locali comunali, i servizi di spiaggia
nella zona di PRUMARI, le manutenzioni ed inoltre ricorrendo, ove possibile, a
ditte locali per l’acquisto di prodotti e materiali occorrenti al Comune.
Inoltre tutte le risorse disponibili andrebbero indirizzate per favorire la
creazione di posti di lavoro o per essere messe direttamente a disposizione dei
cittadini, senza intermediazioni da parte di operatori alla ricerca del
profitto facile. Ci riferiamo al taglio della legna a “Cirredis” e del
sottobosco a “Su Pranu”, ma anche alla legna utilizzabile nella località di
“cost ’e funtanas” percorsa dal fuoco qualche anno fa. Queste attività, oltre a
offrire possibilità di lavoro e facilitazioni economiche per i cittadini,
rappresenterebbero una forma di protezione del patrimonio boschivo dalla piaga
degli incendi.
Oltre
all’inerzia questa amministrazione si caratterizza per la scarsa trasparenza
delle sue azioni che non consente alla collettività l’accesso a tutte le informazioni concernenti ogni aspetto
dell’organizzazione, degli andamenti gestionali e del modo di utilizzo delle
risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali che, secondo la normativa vigente,
dovrebbe avere lo scopo “di favorire forme diffuse di controllo del rispetto
dei principi di buon andamento e imparzialità”. Accesso che, con un semplice
motore di ricerca sul sito istituzionale del Comune, dovrebbe consentire a
ciascun cittadino di acquisire tutte informazioni che ritiene utili, senza le
complicanze dell’albo pretorio informatico del Comune che, oltre a tralasciare
talvolta la pubblicazione di parti essenziali degli atti, molto spesso, anziché
fornire risposte pone delle domande inaudite, che fanno desistere dalla ricerca.
Tanto per fare degli esempi noi vorremmo che il cittadino, oltre a trovare stabilmente tutti gli atti adottati dagli organi politici, burocratici e di controllo, digitando la parola “Poligono” o “Murtas” nella parte del sito dedicata alla “trasparenza” ottenga una serie di risposte su domande del tipo: Chi e con quali criteri ha stabilito le tariffe per il parcheggio in prossimità della spiaggia? Si è modificata preventivamente la destinazione d’uso di quell’area? A cosa vengono destinati i relativi proventi? Oppure digitando la parola “Porto” sia in grado di capire se per l’ormeggio della barca di Maroni si sia pagato quanto dovuto fino all’ultimo centesimo, o se si sia provveduto, dopo la revoca, alla riassegnazione dei terreni della zona costiera, in prossimità del PRP e così via. E non ci pare di essere troppo esigenti, stiamo solo chiedendo al Sindaco di concretizzare quello chi si è impegnato a fare col suo programma.
Villaputzu, 27 agosto 2013