Da notizie apparse sui giornali, abbiamo
appreso che è stato siglato tra Comune e Amministrazione Militare l'accordo con
cui si garantirebbe, esclusivamente per il periodo estivo di ogni anno,
l'accesso al pubblico alla spiaggia del golfo di Murtas nota come
"Spiaggia di Quirra". L’accordo viene definito storico, ma a noi pare
che di storico ci sia solo la recinzione e conseguente interclusione di tutta
la zona di Murtas, ossia: dopo cinquant’anni s’impedisce ai villaputzesi di
transitare in quella zona. DAVVERO UNA GRANDE VITTORIA, NON C’E’ CHE DIRE!!!
Forse, si
dimentica che fino a qualche anno fa i cittadini avevano libero accesso a tutto
il territorio, compresa l’intera spiaggia e, per giunta senza dover ricorrere a
parcheggi a pagamento. Inoltre la fruibilità della spiaggia, lunga circa otto
Km., è interdetta per la maggior parte, come pure l’accesso alla “Torre” e ai
territori di “Baccu
Majori”, “S’Olioni”, “Serra Longa”, “Su Accu de sa Palla”, “Su Santu”.
E che dire
dell’imponente cartellonistica installata lungo strada, con evidente sperpero
del denaro pubblico che, in questo momento di grave crisi economica e
occupazionale che stiamo attraversando, si sarebbe potuto utilizzare
all’interno del paese, che versa in uno stato di abbandono, per efficientare il
sistema di illuminazione pubblica, sistemare la rete idrica e fognaria,
riparare le strade in dissesto, togliere le erbacce dai luoghi pubblici, rifare
la segnaletica stradale sbiadita, completare l’arredo urbano.
Bene ha fatto
il nostro gruppo consiliare a rivolgere al Sindaco una severa interpellanza con
la quale ha posto una serie di domande al riguardo, chiedendo risposte
puntuali, documentate e verificabili. Ci aspettiamo che il Sindaco dia risposte
serie e non, come suo solito, fumose o stizzite.
Noi, al
contrario del Sindaco riteniamo urgente e necessario, anziché inseguire
soluzioni di facciata parziali ed effimere, oltre che costose, attivare un
dialogo costruttivo con l’Amministrazione Militare e l’Autorità Giudiziaria al
fine di rientrare al più presto nella fruibilità della “Spiaggia di Quirra” e
dei territori limitrofi in precedenza assegnati in “couso”, non utilizzati per
fini strettamente militari, secondo modalità che risultino compatibili con
l’attività militare.
Per quanto ci
riguarda, noi non siamo né contro il Poligono né, tantomeno, contro i militari
e auspichiamo che, come nel passato, i rapporti siano improntati sulla
collaborazione e la reciproca composizione dei diversi interessi in campo, in
modo da rendere compatibile la presenza militare con le attività
economiche fondamentali per il nostro sistema, come il turismo, l’agricoltura e
l'allevamento.
Comunque non
vi è alcun dubbio che Villaputzu e i suoi abitanti siano stati notevolmente
danneggiati dalle notizie allarmistiche derivanti dalla c.d. Sindrome di
QUIRRA, che hanno diffuso l’immagine di un’area inquinata incapace di
produrre bestiame e alimenti sani, in netta contrapposizione con le risultanze scientifiche
delle indagini.
Ma ciò che
troviamo particolarmente grave è che si siano trascurati gli unici dati
scientifici prodotti fino ad ora sull’argomento. Dati che escludono la presenza
dell’Uranio impoverito.
Riteniamo dunque necessario rivendicare, presso il Ministero della
Difesa e gli altri soggetti interessati, i danni subiti in termini economici,
morali e d’immagine, anche riguardo a ciò che sta accadendo in questo periodo e
che getta discredito sempre maggiore nel nostro paese.
Ribadiamo dunque la nostra contrarietà a
proposte propagandistiche e di facciata destinate a ritorcersi contro la
comunità di Villaputzu perché vogliamo, al contrario del Sindaco, essere
concreti, realisti e affrontare le problematiche in modo serio e responsabile.
Villaputzu, 28 agosto 2013