Il Consiglio regionale ha aperto oggi la seduta con la votazione dell’ordine del giorno 1, primo firmatario Franco Sabatini (Pd) sulla inderogabile necessità di far fronte con adeguati provvedimenti e stanziamenti alla grave crisi economica, sociale e ambientale dei territori di Perdasdefogu e di San Lorenzo (Villaputzu). L'odg è stato approvato con 37 voti favorevoli e 2 astenuti. Il documento impegna la giunta regionale a garantire adeguati stanziamenti, a richiedere i contributi della legge nazionale sulle Servitù militari da destinare ai Comuni interessati, a richiedere immediatamente la convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica riguardo ai problemi generati dall’evacuazione del bestiame presente nell’area del poligono e a garantire la massima trasparenza sui risultati delle analisi scientifiche in corso nell’area del poligono.
MOZIONE N. 132
MOZIONE SABATINI - SANNA Gian Valerio - DIANA Giampaolo - VARGIU - MELONI Francesco - BRUNO - CUCCU - MORICONI - AGUS - ESPA - CORDA - CUCCA - MELONI Marco - LOTTO - MELONI Valerio - COCCO Pietro - SOLINAS Antonio - MANCA - BARRACCIU - MULAS - STERI - CAPPAI - OBINU - CAPELLI - BIANCAREDDU - COCCO Daniele Secondo - SALIS - MARIANI - ARTIZZU - SANNA Matteo - PORCU sulla grave crisi sociale, economica e ambientale dei territori di Perdasdefogu e di San Lorenzo (Villaputzu), con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- è in atto nei territori di Perdasdefogu e San Lorenzo (Villaputzu) una vera e propria emergenza sociale conseguente alle iniziative legate all'accertamento delle reali condizioni di inquinamento territoriale per effetto delle attività svolte nel poligono militare;
- tale emergenza sta determinando un progressivo disorientamento nelle popolazioni residenti sia per l'impossibilità di vedere garantite l'attuale occupazione e le ordinarie attività agropastorali dalle quali le suddette popolazioni traggono reddito, sia perché i timori e gli allarmi degli ultimi mesi, peraltro ancora non corroborati da adeguati ed autorevoli evidenze scientifiche, stanno progressivamente deteriorando la già indebolita immagine territoriale e turistica di tutta l'area interessata dai diversi provvedimenti cautelari;
DATO ATTO che le problematiche in atto nel territorio del Salto di Quirra non intendono interferire nella discussione circa la presenza militare in Sardegna, demandata a specifici e più generali criteri di concertazione tra Stato e Regione, anche alla luce e in conseguenza degli esiti delle indagini attualmente in corso sulla correlazione fra salute, umana e animale, e attività militare;
CONSIDERATO che sarebbe stata opportuna e necessaria, in uno spirito di leale collaborazione fra i diversi apparati dello Stato, un'azione complessivamente coordinata fra le diverse autorità competenti per garantire processi di indagine a basso impatto sociale ed emotivo e in grado di affrontare adeguati piani compensativi in caso di accertato pericolo per la salute,
impegna la Giunta regionale
1) a garantire adeguati stanziamenti al fine di far fronte alle difficoltà socio-economiche dei territori interessati;
2) a richiedere allo Stato l'immediata erogazione dei contributi della legge n. 104 del 1990, da devolvere alla Regione che successivamente li dovrà trasferire ai comuni interessati;
3) a voler concordare con gli enti locali territoriali un reale piano di utilizzo delle risorse destinate agli indennizzi e al recupero del territorio del Salto di Quirra;
4) a richiedere immediatamente la convocazione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per approfondire e valutare la difficile situazione sociale ed economica del territorio del Salto di Quirra e i problemi inerenti l'evacuazione del bestiame presente all'interno dell'area del poligono;
5) a voler garantire sul sito ufficiale della Regione la massima trasparenza informativa sugli esiti scientifici delle indagini in corso.
Cagliari, 22 giugno 2011