Interpellanza del gruppo PD in Consiglio Comunale su accesso spiaggia e aree limitrofe zona“MURTAS”
I sottoscritti Alberto Sciola e Marisa Loi consiglieri del gruppo PD
Premesso che
da notizie apparse sui giornali, abbiamo appreso che è stato siglato
l'accordo con cui
si garantisce, esclusivamente per il periodo estivo di ogni anno,
l'accesso al pubblico alla spiaggia del golfo di Murtas nota come "Spiaggia di Quirra".
Rilevato che, sempre in riferimento alle fonti di stampa, l’accordo
viene definito storico in quanto deriverebbe dalla vittoria di una vertenza per il rilancio del
comparto turistico locale, la salvaguardia dell'ordine pubblico e il rafforzamento dei rapporti
interistituzionali, improntati alla massima collaborazione, nell'ottica di favorire la piena integrazione
e coesistenza tra le realtà esterne la componente militare in ambito regionale.
Osservato che tale ricostruzione appare del tutto propagandistica e fuorviante
in quanto, forse, si dimentica che fino a qualche anno fa i cittadini avevano libero
accesso a tutto il territorio, compresa l’intera spiaggia.
Precisato che, per quanto ci riguarda, non siamo né contro il Poligono
né contro i militari anzi riteniamo che i rapporti debbano svilupparsi in maniera armoniosa e
con la reciproca comprensione tra le parti.
Considerato che:
- la situazione attuale del territorio di “Murtas” costituisce un
grave affronto ai cittadini di Villaputzu e ai pochi turisti che la frequentano. Infatti su un totale
di circa 8 chilometri di spiaggia ci sono solamente due accessi, uno a “Pardu” e l’altro alla fine della
spiaggia prima degli scogli, quindi praticamente la fruibilità della spiaggia è interdetta per la
maggior parte, come pure l’accesso alla “Torre” e ai territori di “Baccu Majori”, S’Olioni”, “Serra
Longa”, “Su Accu de sa Palla”, “Su Santu”, ecc.
- lo stato attuale oltre che risultare offensivo ci pare costituisca
un grave sperpero del denaro pubblico impiegato per la recinzione della strada e per tutta la
cartellonistica apposta, in questo momento di grave crisi economica che stiamo attraversando.
Ritenuto, in conclusione, che la mancata restituzione di tutti i
territori non utilizzati per fini strettamente militari per riassegnarli “in couso” al Comune, come in
precedenza, rappresenti un grave limite e denoti il totale fallimento dell’azione dell’amministrazione
al riguardo e, in particolare, del Sindaco.
Tutto ciò premesso.
INTERPELLANO IL SINDACO
Per conoscere:
1- Quali obiezioni abbia interposto all’Amministrazione Militare per
le condizioni vessatorie e umilianti dettate per l’accesso parziale al litorale che
hanno comportato, oltre alla recinzione del tratto stradale, l’apposizione di cartelli,
divieti e vincoli, improntati a logiche segregazioniste di tipo coloniale.
2- Che cosa abbia fatto per verificare se i cartelli militari lungo l’arenile
ricadano o meno all’interno del Demanio marittimo ed eventualmente se si sia attivato
per chiederne la rimozione.
3- Se abbia acquisito i pareri necessari per la balneabilità delle
acque di quella spiaggia.
4- Come, stanti le difficoltà economiche attuali, giustifichi quello
che appare comunque, tenuto conto del rapporto costi/benefici, sperpero di denaro pubblico
per la realizzazione delle opere succitate.
5- Se non ritenga necessario e urgente intraprendere un’azione legale
nei confronti del Ministero della Difesa e Autorità Militari per rivendicare i danni
subiti in termini economici, morali e di immagine, anche in relazione a ciò che sta
accadendo attualmente.
Chiedono inoltre a corredo della presente
- copia degli accordi stipulati con l’Amministrazione Militare
- copia dell’ordinanza per la riapertura della spiaggia
- copia del documento della idoneità alla balneazione.
- elenco dettagliato di tutte le spese sostenute (una per una) per gli
interventi effettuati nella strada militare e nel parcheggio a pagamento.
Chiedono infine che alla presente venga data risposta scritta, ai
sensi dell’art. 56 del regolamento del consiglio.
Villaputzu, 30 luglio 2013
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