Ad un anno di distanza dall’investitura del nuovo
Sindaco il quadro che si presenta oggi a Villaputzu è piuttosto amaro e sconfortante.
La situazione è ancora peggiore rispetto a quella di uno fa e il nostro gruppo
nell’ultima riunione di consiglio tenutasi il 3 luglio ha bocciato la manovra di
bilancio dichiarando che “dai documenti in esame non emerge nessun elemento
caratterizzante di novità e discontinuità e non si affrontano in modo serio e
coerente le gravi emergenze che affliggono il paese a partire da lavoro e
crescita economica, sviluppo urbanistico, giovani, tessuto sociale e
produttivo, servizi ai cittadini”.
Purtroppo, non ostante avessimo invitato fin da
subito il Sindaco ad occuparsi delle emergenze esistenti in materia di lavoro,
sviluppo e welfare, finora non si è mosso quasi nulla e intanto la
disoccupazione cresce, aumenta la schiera dei poveri e degli esclusi (risultano
oltre 600 le persone che hanno chiesto di essere impiegate in lavori
socialmente utili) e la recrudescenza dei casi di furto testimonia che ormai si
sta raschiando il fondo del barile.
Eppure uno sforzo per creare posti di lavoro si
sarebbe potuto fare, magari utilizzando il contributo disponibile concesso dalla
regione per le servitù militari, pari 1,7 milioni circa, per creare un piano
straordinario per l’occupazione.
Non solo ma anche i pochi lavori in corso anche di
lieve entità che potevano eseguirsi in economia diretta assumendo mano d’opera
locale e acquistando i materiali presso le ditte villaputzesi, dando un po’ di
ossigeno all’economia locale, vengono svolti da ditte esterne, mentre i pochi
servizi svolti da ditte o cooperative locali vengono gradualmente messi in
discussione o, come in qualche caso, smantellati con assegnazione ad imprese
non di Villaputzu e intanto il servizio di sosta camper non è ancora attivo!
Anche per quanto attiene alla politica fiscale,
oltre a non prendere in considerazione la nostra proposta di portare al massimo
le riduzioni IMU per non penalizzare i cittadini possessori di prima casa, è
stata data applicazione alla TARES (la nuova tassa sui rifiuti e i servizi) che
assesterà una ulteriore mazzata ai contribuenti senza nessun confronto
preventivo pubblico con la cittadinanza mentre si è preferito organizzare innumerevoli convegni distanti
anni luce dalla quotidianità dei cittadini.
Allo stesso modo per le manifestazioni di pubblico
spettacolo si è proseguito col solito elenco della spesa, senza cogliere
l’occasione per rivedere le scelte di fondo e introdurre elementi di sobrietà e
selettività.
Sulle altre questioni importanti quali futuro del
Poligono e fruibilità delle aree circostanti abbiamo assistito ad un fallimento
totale della gestione con l’inasprimento dei rapporti con l’amministrazione militare
senza ascoltare i nostri suggerimenti più volte esplicitati sia attraverso il
nostro programma elettorale che in sede di Consiglio Comunale. Oggi il
risultato del disastroso e mancato dialogo è sotto gli occhi e sulla bocca di
tutti!
Su Gestione del porto, qualità ed efficacia dei
servizi ai cittadini, sviluppo turistico e via discorrendo non si vede niente
di nuovo rispetto al passato, neppure una blanda riverniciatura sui programmi
che sono stati quasi integralmente ricopiati da quelli dell’anno precedente,
salvo, per la parte numerica, a inventarsi una serie di improbabili quanto
inattendibili contributi da parte della Regione, si tratta di importi superiori
ai 25 milioni di euro, nell’anno 2015.
Di fronte a tale stato di cose che peggiora ogni
giorno il Sindaco, anziché prendere di petto la situazione continua con la sua campagna
mediatica puntando sull’effetto annuncio e sull’apparire a discapito del fare,
con azioni propagandistiche volte ad assicurarsi una rendita di posizione
politica e restare a galla.
Traggano i
cittadine le conclusioni; per quanto ci riguarda noi possiamo dire che restammo
abbastanza perplessi quando, nel settembre scorso, in sede di presentazione in
consiglio delle linee programmatiche il Sindaco anziché indicare le scelte da
farsi si dilungò in disquisizioni su origini dell’universo (ha parlato del c.d.
bosone di Higgs), entropia (caos cosmico), utopia e speranza. Oggi che la
speranza è svanita da un bel po’, oltre all’universo, che per fortuna non è
governato dal Sindaco, ci pare sia rimasta solo l’utopia del suo disegno
politico e… tanto caos.
Villaputzu, 14 luglio 2013 Circolo "Tore Loi" Villaputzu
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