Come era ampiamente prevedibile la TARES (Tassa sui rifiuti e i servizi
indivisibili) si è abbattuta sul capo dei cittadini non ostante il
gruppo consiliare del PD avesse messo in guardia la maggioranza al riguardo,
sostenendo che sarebbe stato opportuno e necessario coinvolgere preventivamente
tutta la cittadinanza sul tema e decidere di conseguenza.
Non solo, ma la cosa più grave è che, non ostante nel corso di una
pubblica assemblea (tardiva e a cose fatte) la popolazione abbia manifestato indignazione
e malcontento per le somme esorbitanti da pagare, nulla sia stato fatto da
parte del Sindaco per rimediare, alla faccia della “democrazia partecipata”.
Il nostro gruppo consiliare, nel bocciare la
proposta di assestamento del bilancio presentata dal Sindaco nella seduta del
29 novembre scorso, ha denunciato il fatto che <in un momento di forte
recessione e crisi occupazionale senza precedenti non si siano introdotte ulteriori
riduzioni ed esenzioni che tenessero conto altresì della capacità contributiva
di famiglie e imprese, così
come consentito dalla normativa recente> e condannato l’esecutivo per non
aver impedito che < La scure della TARES sia stata calata in modo
indiscriminato.
Al riguardo, per noi resta
fermo quanto indicato nel programma amministrativo con cui ci siamo presentati
ai cittadini e cioè che: non
avremmo permesso che la riduzione di risorse trasferite agli Enti Locali ed i
pesanti vincoli imposti dalle manovre finanziarie degli ultimi anni si
traducesse in aumenti indiscriminati di tributi per i cittadini e le imprese.
Questo
avrebbe richiesto a monte una seria programmazione con politiche organiche e
strutturali per riqualificare/ottimizzare la spesa e ridurre i costi al fine di
creare i presupposti per una gestione del servizio di raccolta e
smaltimento dei rifiuti oculata, attenta ed improntata ad economicità ed
efficienza, mentre sul fronte delle
entrate occorreva agire ampliando la base imponibile, in modo da ripartire
equamente il carico tributario e diminuire quindi la pressione fiscale sui
singoli contribuenti.
Ma probabilmente la programmazione non è il
forte dell’amministrazione Codonesu!
L’ Amministrazione ha invece applicato le tariffe utilizzando
coefficienti elevati, senza verificarne l’impatto sui cittadini, né tener conto
degli immobili esistenti, compresi quelli non accatastati, facendo una scelta
al buio e senza tener conto delle modifiche normative che avrebbero attenuato
il rigore della normativa, che è stata applicata in modo indiscriminato e senza
agevolazioni.
Per entrare nel merito delle questioni va osservato
preliminarmente che la percentuale di raccolta differenziata risulta diminuita nel
2012 rispetto al 2011 e 2010, mentre il piano finanziario della TARES è stato
predisposto in modo da non rendere trasparente la scomposizione dei costi e
l’incidenza dei diversi servizi comunali indivisibili compresi nell’imposta.
Si
sarebbero inoltre dovuto procedere ad una verifica della corrispondenza tra i
dati dichiarati e quelli riscontrabili d’ufficio. C’è da chiedersi infatti
sulla base di quali dati, in possesso dell'amministrazione, il sindaco ha
potuto affermare che l'evasione si attesta al 18%, e se tale dato corrisponde
al vero, quali siano le azioni che l'amministrazione ha intrapreso per
combattere detta elusione e/o evasione, posto che detto 18% viene,
conseguentemente, a gravare sui soliti cittadini onesti, specie per quanto
attiene alle grandi strutture. Ci chiediamo, ad esempio, come sia la situazione
che riguarda il Poligono.
Non risulta
infine che siano state assunte iniziative volte a razionalizzare il servizio
per ridurre la quantità dei rifiuti attraverso l’attuazione e l’incentivazione
di comportamenti virtuosi quali:
- incentivare
il recupero energetico delle frazioni umide e delle biomasse, dare
impulso alla realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio dei
materiali separati, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva;
- realizzare centri per la riparazione, il
riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti,
infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti;
- ricorrere agli acquisti verdi da parte
dell’Amministrazione, che possono orientare le tendenze della produzione e del
consumo, creare delle isole ecologiche per il conferimento diretto dei rifiuti
da parte dei cittadini e incoraggiare le imprese a sviluppare tecnologie
ambientali.
Eppure, l’attuale
Sindaco ha sbandierato, in campagna elettorale, la forte caratterizzazione
ecologica/ambientale che l’avrebbe contraddistinto dagli altri! Ma oggi, che si
tratta di concretizzare, tutti i nodi vengono al pettine e ciò che fa è il
contrario di ciò che ha promesso ai cittadini.
Villaputzu,
4 dicembre 2013 PD Circolo di Villaputzu
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