domenica 10 luglio 2011

Approvata in Consiglio Regionale la mozione del PD sull'emergenza Quirra

Il Consiglio regionale ha aperto oggi la seduta con la votazione dell’ordine del giorno 1, primo firmatario Franco Sabatini (Pd) sulla inderogabile necessità di far fronte con adeguati provvedimenti e stanziamenti alla grave crisi economica, sociale e ambientale dei territori di Perdasdefogu e di San Lorenzo (Villaputzu). L'odg è stato approvato con 37 voti favorevoli e 2 astenuti. Il documento impegna la giunta regionale a garantire adeguati stanziamenti, a richiedere i contributi della legge nazionale sulle Servitù militari da destinare ai Comuni interessati, a richiedere immediatamente la convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica riguardo ai problemi generati dall’evacuazione del bestiame presente nell’area del poligono e a garantire la massima trasparenza sui risultati delle analisi scientifiche in corso nell’area del poligono. 

Qui sotto riportiamo il testo della mozione:

MOZIONE N. 132 

MOZIONE SABATINI - SANNA Gian Valerio - DIANA Giampaolo - VARGIU - MELONI Francesco - BRUNO - CUCCU - MORICONI - AGUS - ESPA - CORDA - CUCCA - MELONI Marco - LOTTO - MELONI Valerio - COCCO Pietro - SOLINAS Antonio - MANCA - BARRACCIU - MULAS - STERI - CAPPAI - OBINU - CAPELLI - BIANCAREDDU - COCCO Daniele Secondo - SALIS - MARIANI - ARTIZZU - SANNA Matteo - PORCU sulla grave crisi sociale, economica e ambientale dei territori di Perdasdefogu e di San Lorenzo (Villaputzu), con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento. 

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- è in atto nei territori di Perdasdefogu e San Lorenzo (Villaputzu) una vera e propria emergenza sociale conseguente alle iniziative legate all'accertamento delle reali condizioni di inquinamento territoriale per effetto delle attività svolte nel poligono militare; 

- tale emergenza sta determinando un progressivo disorientamento nelle popolazioni residenti sia per l'impossibilità di vedere garantite l'attuale occupazione e le ordinarie attività agropastorali dalle quali le suddette popolazioni traggono reddito, sia perché i timori e gli allarmi degli ultimi mesi, peraltro ancora non corroborati da adeguati ed autorevoli evidenze scientifiche, stanno progressivamente deteriorando la già indebolita immagine territoriale e turistica di tutta l'area interessata dai diversi provvedimenti cautelari; 

DATO ATTO che le problematiche in atto nel territorio del Salto di Quirra non intendono interferire nella discussione circa la presenza militare in Sardegna, demandata a specifici e più generali criteri di concertazione tra Stato e Regione, anche alla luce e in conseguenza degli esiti delle indagini attualmente in corso sulla correlazione fra salute, umana e animale, e attività militare; 

CONSIDERATO che sarebbe stata opportuna e necessaria, in uno spirito di leale collaborazione fra i diversi apparati dello Stato, un'azione complessivamente coordinata fra le diverse autorità competenti per garantire processi di indagine a basso impatto sociale ed emotivo e in grado di affrontare adeguati piani compensativi in caso di accertato pericolo per la salute, 


impegna la Giunta regionale 

1) a garantire adeguati stanziamenti al fine di far fronte alle difficoltà socio-economiche dei territori interessati;
2) a richiedere allo Stato l'immediata erogazione dei contributi della legge n. 104 del 1990, da devolvere alla Regione che successivamente li dovrà trasferire ai comuni interessati;
3) a voler concordare con gli enti locali territoriali un reale piano di utilizzo delle risorse destinate agli indennizzi e al recupero del territorio del Salto di Quirra;
4) a richiedere immediatamente la convocazione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per approfondire e valutare la difficile situazione sociale ed economica del territorio del Salto di Quirra e i problemi inerenti l'evacuazione del bestiame presente all'interno dell'area del poligono;
5) a voler garantire sul sito ufficiale della Regione la massima trasparenza informativa sugli esiti scientifici delle indagini in corso. 

Cagliari, 22 giugno 2011

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