lunedì 7 novembre 2011

Incontro sul tema “Attività Commerciali e Artigianali a Villaputzu, positività e criticità: proposte per il prossimo futuro”


Continua la campagna di ascolto fra i cittadini al fine di comprendere concretamente i loro bisogni, le loro priorità, i loro progetti per il futuro. Un confronto sereno, con la voglia reale di ascoltare e con la consapevolezza della necessità di promuovere una nuova fase politica.

Dopo gli incontri su “Turismo” e “Sviluppo Urbanistico” questa settimana intendiamo confrontarci sulla situazione delle attività commerciali e artigianali di oggi a Villaputzu e su come vorremmo che fossero domani.


Ci incontriamo giovedì 10 alle ore 19:30 e fino alle 21:30, nella sede PD in via Nazionale 47 a Villaputzu.

Vi aspettiamo!



Graziella Lai
(coordinatrice del circololo)











martedì 18 ottobre 2011

Incontro sul tema "Villaputzu e il suo sviluppo urbanistico"

Continua la campagna di ascolto fra i cittadini al fine di comprendere concretamente i loro bisogni, le loro priorità, i loro progetti per il futuro. Un confronto sereno, con la voglia reale di ascoltare e con la consapevolezza della necessità di promuovere una nuova fase politica.

Il secondo incontro si terrà venerdì 21 alle ore 19:30 e fino alle 21:30, nella sede PD in via Nazionale 47 per parlare sul tema "Villaputzu e il suo sviluppo urbanistico: come rendere migliore il nostro paese?".

Partecipate e fateci sapere cosa ne pensate.




Graziella Lai 
(coordinatrice del circolo)




lunedì 26 settembre 2011

Incontro sul tema "Villaputzu e rapporto con il Turismo: com'è attualmente e come vorremmo che fosse"


L'assemblea di Circolo riunitasi venerdì 23 u.s. ha deciso di procedere con una campagna di ascolto fra i cittadini al fine di comprendere concretamente i loro bisogni, le loro priorità, i loro progetti per il futuro. Un confronto sereno, con la voglia reale di ascoltare e con la consapevolezza della necessità di promuovere una nuova fase politica.

Il primo incontro si terrà giovedì 29 alle ore 19:30 nella sede PD in via Nazionale 47 per parlare sul tema "Villaputzu e rapporto con il Turismo: com'è attualmente e come vorremmo che fosse".

Partecipate e fateci sapere cosa ne pensate.

Mi raccomando, puntualità: si inizia alle 19:30 e si finisce alle 21:00 


Graziella Lai 
(coordinatrice del circolo)



domenica 18 settembre 2011

Cagliari 20-24 settembre 2011: Festa Democratica Nazionale dell'Università e della Ricerca



Dal 20 al 24 settembre presso l'ExMà in Via San Lucifero 71 a Cagliari, si svolgerà la Festa Democratica Nazionale dell'Università e della Ricerca.


Scarica il programma completo della manifestazione in pdf cliccando QUI.


giovedì 15 settembre 2011

Conclusa la raccolta firme



Il PD di Villaputzu ha concluso la raccolta delle firme per il Referendum elettorale. Abbiamo riscontrato una risposta più che soddisfacente da parte dei cittadini di Villaputzu e non solo che ci ha permesso di arrivare a quasi 400 firme.

Ringraziamo tutti per aver dato il proprio contributo alla costruzione di un'Italia più democratica.

                                                                                                              Graziella Lai
(coordinatrice del circolo) 



sabato 10 settembre 2011

Raccolta firme Referendum per l'abolizione del Porcellum





Il Circolo PD di Villaputzu promuove la raccolta delle firme per il Referendum elettorale contro il Porcellum...vieni anche tu a firmare!! Ricorda di portare con te un documento d'identità!

Ci troverai:

Domenica 11 settembre dalle 0re 10 alle ore 12 in Piazza Marconi;

Lunedì 12 settembre dalle ore 17 alle ore 20 in Piazza Marconi;

Martedì 13 settembre dalle ore 10 alle ore 12 in Piazza Leonardo Da Vinci (Piazza Mercato);

Mercoledì 14 settembre dalle ore 17 alle ore 20 in Piazza Marconi.

Per maggiori informazioni: http://www.firmovotoscelgo.it/index.php

giovedì 8 settembre 2011

Revoca agli Assessori: i consiglieri Valeria Utzeri e Giorgio Meloni presentano un'interrogazione per conoscere i reali motivi di tale decisione


Al Sig. Sindaco del Comune di Villaputzu


 Oggetto: revoca delega agli assessori Codonesu Antonio e Caddeo Gianluigi
I sottoscritti consiglieri comunali Giorgio Meloni e Valeria Utzeri, del gruppo consiliare di opposizione “Progetto per Villaputzu”,
premesso che:

·         si è appreso dagli organi di stampa che il Sindaco ha revocato agli assessori Antonio Codonesu e Gianluigi Caddeo le deleghe loro precedentemente assegnate, adducendo quale motivazione l’ostativa all’attività della Giunta da parte degli interessati;
·         ai sensi dell’art. 46, comma 4, del T.U.E.L., nonché ai sensi dell’art. 38 dello Statuto Comunale “il sindaco può revocare uno o più assessori, dandone motivata comunicazione al consiglio”;
·         nonostante il lasso di tempo intercorso dalla data della presunta revoca, la predetta comunicazione al Consiglio non è ancora avvenuta, né risulta che il Sindaco abbia provveduto alla sostituzione degli Assessori revocati;
·         in ogni caso, non si può fare a meno di constatare come la notizia della revoca delle deleghe ai due assessori abbia suscitato sconcerto nella cittadinanza e costituisca quotidiano motivo di discussione nella pubblica opinione, la quale si interroga sui reali motivi che hanno indotto il Sindaco ad assumere detta decisione soltanto in prossimità della scadenza del mandato elettorale, quasi che egli non avesse avuto, sino ad ora, il tempo e la possibilità di avvedersi dell’ostativa che i predetti assessori avrebbero, a suo dire, creato all’attività della giunta;
·         a parere di chi scrive, la revoca in questione è sintomatica del fallimento dell’azione amministrativa della Giunta e dell’intera maggioranza comunale, nonché dell’incapacità di questi amministratori di superari i particolarismi interni per il bene comune e di rimboccarsi le maniche e lavorare congiuntamente per dare risposte alle esigenze dei Villaputzesi, i quali mai come in questo peculiare momento storico hanno avuto necessità di essere guidati e rappresentati da un’amministrazione coesa ed efficiente;
·         la revoca delle deleghe in questo particolare momento è un grave gesto di superficialità e disinteresse verso i veri problemi dei Villaputzesi e pare essere finalizzata, ancora una volta, a salvaguardare solo ed esclusivamente gli equilibri politici all’interno della maggioranza, ormai logori e rivolti prevalentemente alla tutela di interessi e privilegi che poco hanno a che fare con il bene comune.

Tutto ciò premesso, i sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi ai sensi dell’art. 46, comma 4, del T.U.E.L., nonché ai sensi dell’art. 38 dello Statuto Comunale,

chiedono
  • di conoscere se e per quali motivi il Sindaco abbia provveduto alla revoca delle deleghe agli Assessori Codonesu e Caddeo;
  • quali provvedimenti si intendano adottare per la sostituzione degli assessori e per, conseguentemente,  affrontare  la grave situazione di crisi che investe il nostro paese .
Si chiede che alla presente interrogazione venga data risposta scritta ai sensi delle vigenti norme statutarie e regolamentari.

I consiglieri
Giorgio Meloni
Valeria Utzeri

Interrogazione revoca Assessori (download PDF)

martedì 30 agosto 2011

Tesseramento 2011

Il Partito Democratico di Villaputzu ha dato inizio alla campagna per il  tesseramento 2011. Su appuntamento saremo a disposizione dei  cittadini che vorranno rinnovare la tessera o iscriversi per la prima volta presso la sede del circolo in via Nazionale 47.



“Partendo da una sana autocritica  osserviamo come la fase storica che stiamo attraversando dipinge la classe politica come sempre più distante dalla società civile e i partiti stessi sembrano sempre più delegittimati e svuotati della loro originaria funzione; ma così non è e soprattutto non deve essere, a maggior ragione se si pensa a tutti quei volontari e simpatizzanti che con il loro lavoro e la loro dedizione cercano di radicare ulteriormente le varie sezioni per renderle e mantenerle come dei punti di riferimento per la comunità intera. Ecco perché tesserarsi è un'opportunità per entrare a far parte di un Partito che fa della politica uno strumento utile per il rilancio di valori e principi come solidarietà ed uguaglianza che sono la base della nostra Costituzione. 
Bisogna sfatare i tabù di circoli chiusi e che mal volentieri si aprono verso l’esterno; l’accesso di nuove forze sono indispensabili per la tutela del ciclo vitale di queste organizzazioni e contemporaneamente rinforza l’operato di chi già dal passato, con enorme impegno, è attivo e ritaglia uno spazio di tempo della sua giornata per dedicarlo alla realizzazione di questi progetti.Aderire al Partito Democratico vuol dire essere un componente della più grande forza realmente innovatrice del nostro panorama politico e da la possibilità a ciascun cittadino di sentire più vicine le istituzioni aumentando quel senso di coinvolgimento e di supporto tramite un vero contributo costruttivo.In conclusione la tessera è uno “strumento” che da la possibilità a tutti di essere parte attiva di una politica costruttiva, mirata alla salvaguardia ed alla crescita del nostro territorio”.

Sarà possibile prenotare la propria tessera compilando e rispedendo il modulo (che potete scaricare al seguente link: modulo tesseramento 2011) con i propri dati personali via mail all'indirizzo pd.villaputzu@alice.it, via fax al n. 0709977632 oppure consegnandolo di persona dopo aver preso un appuntamento presso la sede del nostro circolo in via Nazionale 47 a Villaputzu, telefonando al numero 348.9129420.

Villaputzu, 30 agosto 2011                                                   

                                                                             Graziella Lai          
                                                                              (coordinatrice del circolo)

martedì 2 agosto 2011

QUIRRA: approvato alla Camera dei Deputati l’ordine del giorno n. 9/4551/14 Schirru.

“Stamane è stato approvato il mio ordine del giorno 9/4551/14 sulla situazione nei poligoni di Perdasdefogu e del Salto di Quirra, zone in cui le Forze Armate svolgono attività addestrative, molte delle quali direttamente connesse con i numerosi impieghi fuori area in missioni internazionali.

Con questo ordine del giorno abbiamo chiesto al Governo un impegno ad assumere iniziative volte a definire uno stanziamento straordinario per avviare con urgenza le necessarie misure sanitarie e di bonifica di una parte dell’area soggetta alle esercitazioni, anche avvalendosi dell’apporto del Genio Militare, al fine di ricostituire la piena fruibilità della zona, interessata, lo ricordo, anche agli usi civili.

Come è noto sull’area esposta a rischio ambientale, dopo una lunga serie di valutazioni discordanti sulle conseguenze dirette e indirette delle attività militari svolte nei poligoni,è sottoposta ad una inchiesta delle magistratura ne ha interdetta la piena funzionalità sulla base di un motivato principio di precauzione, consentendo un limitato svolgimento delle sole attività militari ordinarie.

Il 20 maggio 2011 a Cagliari, alla presenza del Sottosegretario Cossiga, è stato presentato un  rapporto  sul  monitoraggio ambientale su Quirra, commissionato dal Ministero della difesa a una commissione di esperti e diviso in diversi lotti di studio. Dall’insieme di queste indagini emerge chiaro un problema ambientale non più procrastinabile, e sotto questo profilo, riteniamo che il Governo debba continuare ad avere un ruolo attivo per l’immediata bonifica dei territori inquinati con l’impegno di resa alla comunità per gli usi a cui erano precedentemente destinati e con un impegno finanziario per il sostegno di tutto il comparto economico-produttivo, a partire da oggi e sino al ripristino della normalità.

Abbiamo ritenuto necessario preoccuparci della salute dei cittadini, dei militari e di tutto il personale civile, fino anche alla situazione dei pastori soggetti allo sgombero e lasciati però senza un’alternativa concreta. Occorre infatti pensare a delle misure di prevenzione e di tutela in uno spirito di leale collaborazione fra i diversi apparati dello Stato, per questo abbiamo chiesto e ottenuto un impegno e un'azione complessivamente coordinata fra le diverse autorità competenti per garantire processi di indagine e in grado di affrontare adeguati piani compensativi in caso di accertato pericolo per la salute.

L’ordine del giorno approvato oggi è stato sottoscritto dal capogruppo del PD in Commissione Difesa, Antonio Rugghia e da tutti i deputati sardi del Partito Democratico: Melis, Calvisi, Fadda, Marrocu, Parisi, Pes, Soro.”


Amalia Schirru
Tel. 339 37 64 324

domenica 10 luglio 2011

Approvata in Consiglio Regionale la mozione del PD sull'emergenza Quirra

Il Consiglio regionale ha aperto oggi la seduta con la votazione dell’ordine del giorno 1, primo firmatario Franco Sabatini (Pd) sulla inderogabile necessità di far fronte con adeguati provvedimenti e stanziamenti alla grave crisi economica, sociale e ambientale dei territori di Perdasdefogu e di San Lorenzo (Villaputzu). L'odg è stato approvato con 37 voti favorevoli e 2 astenuti. Il documento impegna la giunta regionale a garantire adeguati stanziamenti, a richiedere i contributi della legge nazionale sulle Servitù militari da destinare ai Comuni interessati, a richiedere immediatamente la convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica riguardo ai problemi generati dall’evacuazione del bestiame presente nell’area del poligono e a garantire la massima trasparenza sui risultati delle analisi scientifiche in corso nell’area del poligono. 

Qui sotto riportiamo il testo della mozione:

MOZIONE N. 132 

MOZIONE SABATINI - SANNA Gian Valerio - DIANA Giampaolo - VARGIU - MELONI Francesco - BRUNO - CUCCU - MORICONI - AGUS - ESPA - CORDA - CUCCA - MELONI Marco - LOTTO - MELONI Valerio - COCCO Pietro - SOLINAS Antonio - MANCA - BARRACCIU - MULAS - STERI - CAPPAI - OBINU - CAPELLI - BIANCAREDDU - COCCO Daniele Secondo - SALIS - MARIANI - ARTIZZU - SANNA Matteo - PORCU sulla grave crisi sociale, economica e ambientale dei territori di Perdasdefogu e di San Lorenzo (Villaputzu), con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento. 

*************** 

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- è in atto nei territori di Perdasdefogu e San Lorenzo (Villaputzu) una vera e propria emergenza sociale conseguente alle iniziative legate all'accertamento delle reali condizioni di inquinamento territoriale per effetto delle attività svolte nel poligono militare; 

- tale emergenza sta determinando un progressivo disorientamento nelle popolazioni residenti sia per l'impossibilità di vedere garantite l'attuale occupazione e le ordinarie attività agropastorali dalle quali le suddette popolazioni traggono reddito, sia perché i timori e gli allarmi degli ultimi mesi, peraltro ancora non corroborati da adeguati ed autorevoli evidenze scientifiche, stanno progressivamente deteriorando la già indebolita immagine territoriale e turistica di tutta l'area interessata dai diversi provvedimenti cautelari; 

DATO ATTO che le problematiche in atto nel territorio del Salto di Quirra non intendono interferire nella discussione circa la presenza militare in Sardegna, demandata a specifici e più generali criteri di concertazione tra Stato e Regione, anche alla luce e in conseguenza degli esiti delle indagini attualmente in corso sulla correlazione fra salute, umana e animale, e attività militare; 

CONSIDERATO che sarebbe stata opportuna e necessaria, in uno spirito di leale collaborazione fra i diversi apparati dello Stato, un'azione complessivamente coordinata fra le diverse autorità competenti per garantire processi di indagine a basso impatto sociale ed emotivo e in grado di affrontare adeguati piani compensativi in caso di accertato pericolo per la salute, 


impegna la Giunta regionale 

1) a garantire adeguati stanziamenti al fine di far fronte alle difficoltà socio-economiche dei territori interessati;
2) a richiedere allo Stato l'immediata erogazione dei contributi della legge n. 104 del 1990, da devolvere alla Regione che successivamente li dovrà trasferire ai comuni interessati;
3) a voler concordare con gli enti locali territoriali un reale piano di utilizzo delle risorse destinate agli indennizzi e al recupero del territorio del Salto di Quirra;
4) a richiedere immediatamente la convocazione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per approfondire e valutare la difficile situazione sociale ed economica del territorio del Salto di Quirra e i problemi inerenti l'evacuazione del bestiame presente all'interno dell'area del poligono;
5) a voler garantire sul sito ufficiale della Regione la massima trasparenza informativa sugli esiti scientifici delle indagini in corso. 

Cagliari, 22 giugno 2011

mercoledì 6 luglio 2011

Comunicato stampa congiunto dei circoli PD e SEL su “Quirra”

In merito alla gravissima emergenza su “Quirra” i Circoli PD e SEL di Villaputzu congiuntamente chiedono:

-  All’Amministrazione Comunale di Villaputzu
a)      di rendere noti  i risultati delle analisi sinora effettuate e che venga sollecitata l’indagine epidemiologica
b)      di conoscere quali soluzioni alternative siano state individuate nell’ipotesi di rigetto dell’istanza di proroga dello sgombero delle aziende agro-pastorali
c)      che venga dichiarato ufficialmente lo stato di crisi
-  All’Unione dei Comuni  del Sarrabus la convocazione di un incontro urgente, prima della data prevista per lo sgombero, alla presenza di tutte le Istituzioni e parti interessate
-  Alla Giunta Regionale che vengano deliberati maggiori ed adeguati impegni finanziari per fronteggiare l’emergenza
-  Al Ministero della Difesa la sospensione delle attività militari inquinanti ed incompatibili con l’esercizio delle attività in atto nel territorio
-  Allo Stato Italiano
a)       l’immediata bonifica dei territori inquinati con l’impegno di resa alla comunità per gli usi a cui erano precedentemente destinati
b)      un impegno finanziario per il sostegno di tutto il comparto economico-produttivo a partire da oggi e sino al ripristino della normalità


Villaputzu, 4 luglio 2011                                          Graziella Lai (PD) e Christian Locci (SEL)



Qui sotto riportiamo invece come ha pubblicato, o meglio trasformato, la notizia l’Unione Sarda di oggi:
VILLAPUTZU. 
Appello del Pd e di Sel al Comune. Preoccupazione per lo sgombero degli allevatori
Si allarga il fronte anti-poligono
«Subito pubblici i risultati delle analisi e via all'indagine epidemiologica»
Mercoledì 06 luglio 2011
Si allarga il fronte anti-poligono nel Sarrabus. Ieri in un comunicato congiunto, i circoli di Pd e Sel di Villaputzu hanno fatto il punto della situazione. «Chiediamo all'amministrazione comunale di Villaputzu di rendere noti i risultati delle analisi effettuate e che venga sollecitata l'indagine epidemiologica». Ma preoccupa anche lo sgombero dei pastori dall'area militare, in attesa che il Tribunale del Riesame di Lanusei esamini il ricorso degli allevatori, considerati tra l'altro abusivi dalla Procura in quanto i Comuni non avrebbero rinnovato gli accordi con la Difesa: «Quali alternative sono state create per la sistemazione delle aziende agro-pastorali?», chiedono i responsabili cittadini dei due partiti, Graziella Lai e Christian Locci, «occorre dichiarare lo stato di crisi». Pd e Sel chiedono anche una convocazione urgente dell'unione dei Comuni su un argomento, il caso Quirra (il poligono è messo sotto accusa dalla magistratura perché altamente inquinante e sospettato di aver causato tumori e malformazioni, che riguarda evidentemente tutta la zona. Alla Giunta regionale, inoltre, vengono chiesti maggiori stanziamenti. Inoltre viene sollecitata al Ministero della Difesa «la sospensione delle attività militari incompatibili con le attività agro-pastorali». E al Governo si chiede l'avvio delle bonifiche delle aree inquinate a monte, a valle e in mare. Oltre a un sostegno economico per tutti i settori danneggiati dalla presenza del poligono e dall'inquinamento bellico, anche sul profilo dell'immagine turistica.
Venerdì alle 18 verrà presentato, nella sala multifunzionale, il Comitato per la salvaguardia ambientale del Sarrabus, contrario alla presenza del poligono ma anche all'eventuale stoccaggio delle scorie radioattive. «Ci costituiremo parte civile nel procedimento giudiziario». E oggi nella sala cineforum del poligono di Perdasdefogu alle 10 si riunirà il Comitato di indirizzo territoriale composto da Difesa, Comuni della zona, Province di Cagliari e Ogliastra, comitato gettiamo le basi e commissione Pari Opportunità per elaborare un documento finale sui lavoro di monitoraggio ambientale affidati dalla Difesa alla Nato e finiti tra l'altro nel mirino del Procuratore Domenico Fiordalisi: due tecnici della Sgs sono accusati di falso per aver minimizzato gli effetti delle esercitazioni militari nell'ambiente. (p.c.)

lunedì 4 luglio 2011

Assemblea sul tema "Quirra, quale futuro per Villaputzu?"...e per la Sardegna?




Venerdì 1 luglio 2011 nel Circolo del Partito Democratico di Villaputzu, alla presenza dell’On. Amalia Schirru e del Sindaco di Villasimius Tore Sanna, si è tenuta un’assemblea sul grave e attuale problema di “Quirra”.

L’Assemblea ha espresso una forte preoccupazione per l’emergenza ambientale senza precedenti in cui si trova attualmente Villaputzu ma che interessa tutti i comuni del Sarrabus e  i comuni della Sardegna in cui si esercitano attività militari.

L’Assemblea ritiene necessario che tutte le Istituzioni, ad iniziare dal Comune di Villaputzu per arrivare alla Regione Sardegna, facciano del cosiddetto “caso Quirra” una emergenza di tutta la Sardegna rivendicando dallo Stato un intervento immediato, senza aspettare le conclusioni della magistratura, teso al ripristino di condizioni ambientali ottimali per tutelare la salute e la biodiversità del territorio di Quirra.

È compito della Magistratura accertare le responsabilità penali ma, essendo l’attività del poligono militare un’attività di diretta competenza dello Stato è quest’ultimo che deve farsi carico, non solo  degli oneri finanziari necessari per la bonifica, ma anche degli indennizzi e dei risarcimenti per i danni ambientali, sanitari ed economici.

L’Assemblea ha sottolineato che nell’opera di bonifica e di riutilizzo del territorio gli attori principali della stessa debbano essere solo ed esclusivamente i cittadini senza deroga alcuna.

È stato evidenziato lo stato di crisi economica in cui si trova il territorio, a cominciare dal settore agro-pastorale che, oltre alla difficoltà di collocare sul mercato i propri prodotti, vede i pastori che hanno le loro aziende all’interno dell’area sottoposta a servitù costretti, a breve, a sgomberare le proprie aziende senza che attualmente sappiano dove andare o comunque conoscere quali siano le alternative possibili. Su questo è stata sottolineata una grave carenza da parte dell’Amministrazione comunale di Villaputzu.

È stata sottolineata anche la crisi delle imprese del settore turistico-alberghiero che hanno visto crollare le prenotazioni per questa stagione: si parla di un forte calo di prenotazioni con ripercussioni su tutto il settore economico.

È emersa la necessità della sospensione precauzionale di tutte le attività militari che siano causa di inquinamento per consentire una rapida conclusione delle analisi e degli studi.

È scaturito inoltre il diritto, a distanza da più di cinquant’anni dall’inizio della servitù, a rivedere e rinegoziare gli accordi con il Ministero della Difesa.

Considerato che il diritto alla salute non può essere, in nessun caso, barattato né in termini monetari né in termini di posti di lavoro, l’Assemblea ha evidenziato che, a partire dalla richiesta di un’indagine epidemiologica, bisogna che tutte le organizzazioni politiche e sociali siano promotrici di un’azione comune per rivendicare il diritto alla salute quale diritto primario ed inderogabile dei cittadini.

L’Assemblea chiede che:

1)           l’Amministrazione Comunale porti a conoscenza:

a)  quali siano i risultati delle analisi sinora effettuate e solleciti  l’indagine epidemiologica necessaria per conoscere lo stato di salute della popolazione;
b) alla luce delle dichiarazioni del Vicesindaco nella seduta del C.C. del 15 giugno scorso, quali siano le soluzioni alternative individuate nell’ipotesi di rigetto da parte del Tribunale dell’istanza di proroga dello sgombero delle aziende agro-pastorali;
c) venga dichiarato ufficialmente lo stato di crisi necessario per il riconoscimento delle richieste dei risarcimenti ed indennizzi e su questo impegna i consiglieri del PD a presentare un Ordine del Giorno al Consiglio Comunale;

2)        la Giunta Regionale deliberi maggiori ed adeguati impegni finanziari per affrontare l’emergenza immediata delle aziende agricole;

3)        entro la data prevista per lo sgombero delle imprese agro-pastorali l’Unione dei Comuni del Sarrabus convochi a Quirra un incontro fra tutte le parti interessate affinchè ciascuno si assuma gli impegni e le responsabilità di propria competenza: Governo, Regione,  Province di Cagliari e Ogliastra, Comuni; l’incontro dovrà essere aperto al contributo delle  organizzazioni sociali e di categoria, operatori economici e cittadini;

4)        Il Ministero della Difesa annulli tutte quelle attività che risultino inquinanti e quindi incompatibili con l’esercizio delle attività agro-pastorali in atto nel territorio;

5)        lo Stato Italiano avvii l’immediata bonifica dei territori inquinati con l’impegno di renderli  alla comunità per gli usi a cui erano precedentemente destinati; che si impegni dal punto di vista finanziario per il sostegno di tutto il comparto economico-produttivo a partire da oggi e sino al ripristino della normalità.



La coordinatrice del Circolo

domenica 26 giugno 2011

Interrogazione parlamentare Commissione Difesa

Interrogazione a risposta in Commissione 5-04843
presentata da
AMALIA SCHIRRU
lunedì 6 giugno 2011, seduta n.481

SCHIRRU, MARIANI, LAGANÀ FORTUGNO, PES, MOTTA, FADDA e CALVISI. -
Al Ministro della difesa, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
 - Per sapere - premesso che:

rispondendo in Assemblea il 9 luglio 2003 all'interrogazione n. 3-02497, l'allora Ministro per i rapporti con il Parlamento aveva dichiarato che erano «state eseguite bonifiche pubbliche nelle basi (militari sarde) alla presenza dei giornalisti per verificare in maniera scientifica se vi fosse qualche traccia di uranio impoverito e non ne è stata trovata traccia». Nella medesima circostanza il Ministro aveva pure messo in relazione la presenza di malformazioni registratesi nella zona del poligono militare del Salto di Quirra con «una presenza anomala di arsenico e di altri materiali, ad esempio zinco e piombo»;

già nel 2003, l'allora Sottosegretario alla difesa Cicu aveva annunciato l'avvio di una imponente campagna di campionatura nel Poligono del Salto di Quirra per cercare di capire quale sia la causa dell'anomalo ed elevatissimo numero di morti per tumori al sistema linfatico (La Nuova Sardegna, 10 luglio 2003, pagina 9); tali affermazioni erano contenute anche nell'interrogazione a risposta orale n. 3-02515 presentata da Tonino Loddo il 14 luglio 2003 nella seduta n. 339, con cui si chiedeva di sapere quali fossero stati i risultati di altra analoga campionatura eseguita nella base del Salto di Quirra alla presenza del Sottosegretario Cicu, atto a cui però non è seguita alcuna risposta;

in risposta all'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-02466 presentata dalla prima firmataria del presente atto l'11 febbraio 2010, seduta n. 282, il Sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga, affermava: «la situazione ambientale del poligono interforze di Salto di Quirra (PISQ) ha, da tempo, particolare evidenza mediatica, in quanto alcuni organi di stampa hanno ricollegato, presumibilmente, il numero di "fenomeni patologici" - riscontrati fra gli animali e gli abitanti delle comunità residenti nelle zone limitrofe - alle esercitazioni militari che vi si tengono periodicamente, ipotizzando i rischi che la struttura militare comporterebbe per il territorio e per la popolazione. In particolare, l'ipotesi della presenza, nell'area adiacente al poligono (frazione di Quirra del comune di Villaputzu) di una maggiore incidenza di tali fenomeni non è stata confermata, a suo tempo, dall'apposita Commissione istituita dalla ASL 8 di Cagliari, che ha indicato che le possibili cause potrebbero essere, invece, ricercate proprio nel passato minerario dell'area. Chiarito questo aspetto, preciso che le attività addestrative all'interno del poligono si svolgono nel pieno rispetto sia della normativa ambientale, sia delle procedure volte a garantire la sicurezza del personale che vi opera»;

da gennaio 2011 è in corso un'inchiesta per omicidio plurimo e danni ambientali aperta dalla procura di Lanusei, dopo che una relazione dei veterinari delle asl di Cagliari e Lanusei ha rilevato un abnorme numero di casi di tumore fra la popolazione e di animali nati malformati. Contestualmente sono cominciate, nel cimitero di Perdasdefogu, le riesumazioni delle salme di persone decedute - secondo l'ipotesi investigativa - per cause collegate alle sperimentazioni autorizzate negli anni scorsi nel poligono;

nei giorni scorsi il comandante del poligono di Quirra, il generale di brigata aerea Sanzio Bonotto, nominato custode giudiziario del poligono sequestrato su disposizione del gip, Paola Murru, che ha accolto la richiesta del procuratore capo, Domenico Fiordalisi, ha ordinato «il divieto, nell'area terrestre del poligono interforze sperimentale del Salto di Quirra, di ogni attività militare e civile non autorizzata dal Ministero della difesa. È fatto assoluto divieto, altresì, di accesso nell'area terrestre del poligono di qualunque soggetto civile e militare, a eccezione di coloro che debbano svolgere operazioni militari delle Forze armate, quelle commerciali e le operazioni industriali ad esse connesse e autorizzate dal ministero della Difesa». Nella stessa ordinanza, si precisa che la stessa «non si applica, sino alla data del 20 luglio 2011, all'attività agropastorale, così come disposto, per le vie brevi, in data 18 maggio, dall'autorità giudiziaria (Procura della repubblica di Lanusei)». Il documento è stato notificato a tutti i sindaci dei comuni interessati dal sequestro: in particolare, Perdasdefogu, Villaputzu, Villagrande Strisaili, Tertenia;

il 20 maggio 2011 a Cagliari, alla presenza del Sottosegretario alla difesa, Giuseppe Cossiga, è stato presentato il rapporto conclusivo del monitoraggio ambientale su Quirra commissionato dal Ministero della difesa a una commissione di esperti e diviso in diversi lotti di studio. Un tavolo al quale ha partecipato, oltre al presidente della regione e agli assessori dell'agricoltura e della sanità, anche una numerosa rappresentanza delle comunità e delle istituzioni locali, delle associazioni di categoria del mondo agricolo e delle forze sociali;

dalle precedenti considerazioni e dagli atti di sindacato ispettivo richiamati e presentati negli ultimi 10 anni sul Poligono di Quirra, emerge chiaro un problema ambientale non più procrastinabile, a cui si deve rimediare con una urgente bonifica dell'area, che è comunque interessata da residui di munizioni e metalli ferrosi -:

se non ritengano opportuno, alla luce dei recenti sviluppi sulla situazione del Poligono di Quirra, assumere iniziative volte a definire uno stanziamento straordinario per approfondire le indagini ambientali ed epidemiologiche, per avviare le necessarie misure sanitarie e di bonifica, per impiegare imprese e manodopera locale e dare inizio ad una procedura di risarcimento a favore della popolazione e delle aziende colpite. (5-04843)

lunedì 6 giugno 2011

Quirra e base militare: non è come mangiare una caramella!


La seconda riunione del tavolo tecnico per il caso Quirra si è conclusa, a seguito dei disagi espressi dagli operatori agricoli, con la proposta dei sindaci della zona di chiedere uno slittamento della data di sgombero del bestiame dal poligono militare.

Erano presenti i sindaci della zona interessata dalla presenza della base militare,  gli  assessori regionali alla sanità  e all’agricoltura,  l’assessore all’ambiente  della Provincia di Cagliari  e il Presidente della Provincia di Ogliastra. Assente il Presidente della Regione Cappellacci. Erano anche presenti rappresentanti delle organizzazioni agricole Coldiretti e Cia. Sono intervenuti, in qualità di esperti facenti capo al tavolo tecnico,  il dottor  Onnis e l’ing.  Codonesu. 

La sala polifunzionale del Comune di Villaputzu era strapiena e si respirava un’aria di rabbia e preoccupazione. Posizioni contrapposte: coloro che a priori chiedono la chiusura della base militare, militari e lavoratori  del Poligono che manifestano preoccupazione per il loro posto di lavoro,  cittadini e operatori economici che vogliono capire lo stato di  salute del territorio e dei suoi abitanti e ragionare serenamente sul proprio futuro: come si suol dire una guerra tra poveri! Ciò che preoccupa maggiormente è la mancanza di certezze: a distanza di quasi dieci anni da che si è iniziato a parlare di un possibile inquinamento del territorio del poligono non si sa ancora se, in che misura e di che cosa si tratti.  Senza qui voler dare colpe a nessuno ma sicuramente il problema è stato sottovalutato e trascurato.

1^ Considerazione:  è mai possibile che con tutti gli strumenti scientifici a disposizione non si riesca a venirne a capo?

Il dottor Onnis e l’ingegner Codonesu però ci hanno ricordato che: non si può pensare di avere una base militare  sperimentale  e far finta che stiamo mangiando una caramella! Credo che i cittadini abbiano il diritto di sapere con certezza e in tempi rapidi lo stato di salute del nostro territorio e di noi tutti: la salute  va messa al primo posto e non va barattata con nient’altro, sia che si tratti di  soldi sia che si tratti di posti di lavoro! E se inquinamento c’è stato a causa delle attività militari deve essere attuata immediatamente una attività di bonifica per ripristinare lo stato naturale del territorio.

2^ Considerazione: credo  che dopo oltre cinquant’anni i cittadini abbiano il diritto di chiedere una revisione della presenza militare nella zona.

Una cosa è certa: si potrà continuare a parlare di attività militare solamente se  il Poligono è in grado di garantire che le attività svolte non arrecano danno all’ambiente e ai cittadini (anche con un monitoraggio continuo). Il territorio è e deve essere fruibile da parte dei cittadini che devono poter continuare a svolgere le proprie attività che con enormi sacrifici hanno costruito.

3^ Considerazione,  un appello: parliamone serenamente senza contrapposizioni a prescindere,  non possiamo permetterci di essere divisi anche su una questione così importante.

Siamo tutti nella stessa barca e qualsiasi decisione presa sarà di fondamentale importanza per il futuro del nostro territorio.


Graziella Lai

venerdì 3 giugno 2011

Tavolo di crisi su Quirra

Sabato 4 giugno, alle ore 16:00 nella sala polifunzionale della scuola elementare di Villaputzu si terrà la seconda riunione del tavolo di crisi su Quirra. "Dopo il provvedimento di sequestro e le novita' della settimana scorsa - ha detto il governatore Cappellacci- vogliamo continuare il lavoro avviato con i rappresentanti e con gli attori del sistema territoriale''.

mercoledì 1 giugno 2011

Missione compiuta

Tratto da "Invece", il Blog di Concita De Gregorio, Direttore de L'Unità.

Lunedì 30 maggio 2011

È così bella, questa vittoria, perchè è molto più di un successo elettorale. È la conferma di quel che scriviamo da settimane e da mesi, quel che chiunque di noi viva la vita reale nel mondo reale sente attorno a se come una rivoluzione gentile: il vento è cambiato, finalmente. Gli italiani hanno alzato la testa. Quelli in fila al supermercato e alle Poste (ci vanno mai, i leader politici, a comprare il detersivo e a pagare un bollettino? Ascoltano mai cosa dicono le persone di loro?) quelli che mandano curriculum a cui nessuno risponde, quelli che tornano a casa il 27 del mese dai figli con 1200 euro, e sono fortunati. Ci dicono, queste elezioni, che se si distoglie lo sguardo dalle battaglie di retroguardia odorose di muffa tutte interne alla casta dei privilegi e delle tutele c'è un mare di gente, là fuori, pronta a seguire chi sa farli sperare e pronta a sperare davvero, di nuovo. Che non bastano le urla e le menzogne, che cento Santanchè avvelenate non valgono lo sguardo limpido di un ragazzo come quello che ha vinto a Cagliari, che l'eloquio meccanico e la messa in piega quotidiana della facoltosa signora Moratti non possono nulla contro il sorriso beneducato del ladro d'auto sostenuto da Al Qaeda, i milanesi non sono senza cervello, al contrario Mr. B, pazienza per i suoi appelli ad Obama. I milanesi, i napoletani, gli italiani hanno sfoderato le armi che la destra al potere non ha: l'onestà, la passione civile, il coraggio, la generosità, l'ironia. Seppelliti da una risata, davvero. 
Una risata liberatoria e un coraggio che dice a tutti, a destra e a sinistra, quel che nei giorni dell'incertezza gli opportunisti si baloccavano a negare: ricordate gli editoriali contro la “vittoria dei tre Roberti”?, Benigni Vecchioni e Saviano, i soloni che ci dicevano non saranno le canzonette e i saltimbanchi a cambiare il Paese. Certo non sono stati solo loro, ma è stato stupido liquidarli: intercettavano il vento. Certo, è stata la disperazione e la cecità di un premier che ha chiamato l'Italia all'ennesimo referendum personale sul Re Sole e sulle sue mantenute, è stata l'eleganza e la fermezza di Napolitano, è stata la corruzione che dilaga e che divora il paese, blocca l'economia, scoraggia i talenti e i capitali, distrugge il lavoro. 

Sono elezioni, queste, che voltano pagina. Per la politica delle liti e delle beghe innanzitutto, perchè quando ci sono candidati di valore – a volte autocandidati di valore – sebbene non rispondano alle logiche e agli equilibri delle segrete stanze ebbene, vedete, vincono. Non bisogna dunque aver paura dei più bravi: non bisogna oscurarli ed eliminarli perchè non facciano ombra ai cavalli di scuderia. Bisogna puntare sicuri su di loro, invece, perchè quando vince uno di loro vincono tutti: Milano dice questo, Napoli dice questo, Cagliari dice questo. E se sono persone perbene - e in genere lo sono altrimenti non vincerebbero, gli elettori ci vedono benissimo – il risultato poi è una vittoria condivisa. Tutti possono gioirne e persino attribuirsela, alla fine. Diceva Vendola ieri a Milano che ha perso la paura, hanno vinto l'eleganza e la passione. Diceva De Magistris che hanno premiato l'onestà e il coraggio, e che ora bisogna ripristinare le condizioni di legalità per ripartire. De Magistris, che ogni domenica avete letto su questo giornale fino al giorno della sua candidatura. Ripartire dalla legalità. Congedare l'Italia del condono e dell'abuso, dei furbi e dei figli di papà, dei nipoti e degli amici di qualcuno, l'Italia dei mi manda Picone, dei Tarantini e dei lelemora, delle mafie e delle cricche, dei privè dove corre a fiumi la droga mentre le ragazze fanno carriera politica con la lap dance.

Restituire dignità all'Italia che non si vergogna di faticare, di studiare, che considera la cultura un patrimonio e non un handicap, la bellezza e il sapere le sue prime risorse, che oppone alle urla sguaiate e rabbiose parole di senso, sottovoce ma così pesanti da farsi strada nel frastuono. La buona educazione, sembra una piccola cosa ma è all’origine di tutto: la civiltà e la tolleranza, la giustizia, le regole, i valori.

Vincono la Trieste di Basaglia, la Novara di Scalfaro strappata alla Lega, vince una donna di centrosinistra ad Arcore. Una donna, ad Arcore. Lasciatemi dire che resto convinta che la rivolta delle donne abbia dato il la a questo tempo nuovo, questo tempo in cui le persone comuni riprendono in mano il Paese. Questo giornale, in questi anni, ha fatto un lavoro incessante di apertura ai cittadini, alle donne e ai ragazzi, ai lavoratori, all'energia di chi non ha voce, alle voci del sapere. Lasciatemi pensare che le nostre battaglie sul fronte della scuola pubblica, dei diritti individuali – il fine vita, la salute, la maternità, le coppie di fatto, la vecchiaia e l'infanzia, i beni primari come l'acqua e la giustizia - della laicità dello Stato, della dignità delle donne abbiano scavato un solco. Quando abbiamo raccolto le centinaia di migliaia di firme che hanno dato il via alla giornata del 13 febbraio, “Se non ora quando”. Quando ci siamo schierati con Roberto Saviano contro la fabbrica del fango della destra. Quando abbiamo difeso la scuola pubblica e siamo scesi in piazza: per la scuola e per la Costituzione. Quando abbiamo deciso per un'estate intera di rinominare le parole daccapo: democrazia, tempo, speranza. L'Almanacco del popolo, lo abbiamo chiamato: perchè ci sono momenti in cui bisogna restituire senso alle parole. Quando siamo andati dai cassintegrati sardi e dai terremotati dell'Aquila per fare il giornale con loro. Quando siamo stati al fianco degli operai della Fiat e dei precari sui tetti, quando abbiamo dato voce per settimane ai ragazzi senza lavoro, quando abbiamo chiesto il rinnovamento delle classi dirigenti, di tutte, perché aria nuova e pulita entrasse a palazzo. Ecco: io penso, noi pensiamo che questa sia l'Italia che ha alzato la testa ieri. L'Italia delle persone comuni. Senza violenza, come qualcuno a un certo punto aveva temuto o sperato (ricordate Roma blindata per le manifestazioni degli studenti? Eravamo lì, avevano ed hanno ragione gli studenti). Una rivoluzione gentile. Ironica, ferma e felice. È facile cavalcare la rabbia, abbiamo detto sempre. Difficile è costruire la speranza. È facile urlare e minacciare, è difficile dire parole così convincenti che sappiano farsi sentire nell'arena. È facile lavorare contro qualcuno e qualcosa. Difficile è farlo per. 

Credo che questo voto non sia un voto contro ma un voto oltre Berlusconi. Oltre. Gli italiani sono più avanti delle classe politica che li rappresenta. Qualcuno dice: migliori. Senza pagelle, che non è oggi il giorno, una cosa è certa: gli italiani sono oltre. Lo scrivevo venerdì: comunque vada, è già tutto cambiato. È andata come sapete, e ora è penoso vedere in tv (certo, non su tutte. Sulla 7 sì, però) Silvio B. che da Bucarest dice a metà pomeriggio “non so niente non conosco i risultati”. È patetico Quagliariello col suo “il centrodestra è andato quasi bene al Sud. Potremmo fissare la linea a Civitella del Tronto”. Fissiamola a Civitello del Tronto, sì. Mettiamoci dentro le dimissioni di Bondi che forse andrà al Giornale, la furia della Lega e la resa dei conti prossima ventura. 
Può darsi che Berlusconi non si dimetta, come gli chiede Bersani: può anche restare a Bucarest e governare da lì. Non c'è chi non veda, oggi, quali siano le ragioni per cui tanto ostinatamente ha cercato di evitare i referendum del 12 giugno. Chi non capisca che la battaglia è appena cominciata, che ora serve il voto davvero – a partire dai quesiti sull'acqua, sul nucleare, sulla giustizia – e poi finalmente per un governo che restitusca all'Italia la dignità perduta. Perché noi non siamo un paese corrotto, volgare, bugiardo, inaccogliente. Noi non abbiamo paura. La bellezza e il sorriso della gente ci salverà. Ci ha già salvati. Grazie, davvero. Non ci perdiamo di vista, che c'è molto da fare.