mercoledì 4 dicembre 2013

TARES e amministrazione CODONESU: nessuna programmazione

Come era ampiamente prevedibile la TARES (Tassa sui rifiuti e i servizi indivisibili) si è abbattuta sul capo dei cittadini non ostante il gruppo consiliare del PD avesse messo in guardia la maggioranza al riguardo, sostenendo che sarebbe stato opportuno e necessario coinvolgere preventivamente tutta la cittadinanza sul tema e decidere di conseguenza.
   Non solo, ma la cosa più grave è che, non ostante nel corso di una pubblica assemblea (tardiva e a cose fatte) la popolazione abbia manifestato indignazione e malcontento per le somme esorbitanti da pagare, nulla sia stato fatto da parte del Sindaco per rimediare, alla faccia della “democrazia partecipata”.
   Il nostro gruppo consiliare, nel bocciare la proposta di assestamento del bilancio presentata dal Sindaco nella seduta del 29 novembre scorso, ha denunciato il fatto che <in un momento di forte recessione e crisi occupazionale senza precedenti non si siano introdotte ulteriori riduzioni ed esenzioni che tenessero conto altresì della capacità contributiva di famiglie e imprese, così come consentito dalla normativa recente> e condannato l’esecutivo per non aver impedito che < La scure della TARES sia stata calata in modo indiscriminato.
   Al riguardo, per noi resta fermo quanto indicato nel programma amministrativo con cui ci siamo presentati ai cittadini e cioè che: non avremmo permesso che la riduzione di risorse trasferite agli Enti Locali ed i pesanti vincoli imposti dalle manovre finanziarie degli ultimi anni si traducesse in aumenti indiscriminati di tributi per i cittadini e le imprese.
Questo avrebbe richiesto a monte una seria programmazione con politiche organiche e strutturali per riqualificare/ottimizzare la spesa e ridurre i costi al fine di creare i presupposti per una gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti oculata, attenta ed improntata ad economicità ed efficienza, mentre sul fronte delle entrate occorreva agire ampliando la base imponibile, in modo da ripartire equamente il carico tributario e diminuire quindi la pressione fiscale sui singoli contribuenti.
   Ma probabilmente la programmazione non è il forte dell’amministrazione Codonesu!
L’ Amministrazione ha invece applicato le tariffe utilizzando coefficienti elevati, senza verificarne l’impatto sui cittadini, né tener conto degli immobili esistenti, compresi quelli non accatastati, facendo una scelta al buio e senza tener conto delle modifiche normative che avrebbero attenuato il rigore della normativa, che è stata applicata in modo indiscriminato e senza agevolazioni.
Per entrare nel merito delle questioni va osservato preliminarmente che la percentuale di raccolta differenziata risulta diminuita nel 2012 rispetto al 2011 e 2010, mentre il piano finanziario della TARES è stato predisposto in modo da non rendere trasparente la scomposizione dei costi e l’incidenza dei diversi servizi comunali indivisibili compresi nell’imposta.
   Si sarebbero inoltre dovuto procedere ad una verifica della corrispondenza tra i dati dichiarati e quelli riscontrabili d’ufficio. C’è da chiedersi infatti sulla base di quali dati, in possesso dell'amministrazione, il sindaco ha potuto affermare che l'evasione si attesta al 18%, e se tale dato corrisponde al vero, quali siano le azioni che l'amministrazione ha intrapreso per combattere detta elusione e/o evasione, posto che detto 18% viene, conseguentemente, a gravare sui soliti cittadini onesti, specie per quanto attiene alle grandi strutture. Ci chiediamo, ad esempio, come sia la situazione che riguarda il Poligono.
   Non risulta infine che siano state assunte iniziative volte a razionalizzare il servizio per ridurre la quantità dei rifiuti attraverso l’attuazione e l’incentivazione di comportamenti virtuosi quali:
- incentivare il recupero energetico delle frazioni umide e delle biomasse, dare impulso alla realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio dei materiali separati, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva;
- realizzare centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti;
- ricorrere agli acquisti verdi da parte dell’Amministrazione, che possono orientare le tendenze della produzione e del consumo, creare delle isole ecologiche per il conferimento diretto dei rifiuti da parte dei cittadini e incoraggiare le imprese a sviluppare tecnologie ambientali.
   Eppure, l’attuale Sindaco ha sbandierato, in campagna elettorale, la forte caratterizzazione ecologica/ambientale che l’avrebbe contraddistinto dagli altri! Ma oggi, che si tratta di concretizzare, tutti i nodi vengono al pettine e ciò che fa è il contrario di ciò che ha promesso ai cittadini.

Villaputzu, 4 dicembre 2013                                                                                            PD Circolo di Villaputzu          

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